Le svariate forme di e-commerce

Esistono diverse forme d'e-commerce, dai semplici negozi online ai siti di scambio-vendita, alle piattaforme di prestazione di servizi. Prima di decidere, una PMI deve riflettere al modello che le si addice di più.

Esistono tre principali forme di e-commerce che si distinguono per la loro clientela e per la loro fonte di guadagno: il "Business to Consumer", il "Business to Business" e il "Consumer to Consumer".

L'e-commerce "Business to Consumer"

Il Business to Consumer (B2C) indica l'e-commerce classico di un'impresa coi suoi consumatori, ossia la vendita di beni o di servizi a dei clienti privati da un sito internet.

L'e-commerce B2C può assumere la forma di un sito di vendita esclusivamente su internet o di un complemento virtuale di un negozio fisico. Lo scopo è di aumentare la clientela e la visibilità grazie alla vendita online. I guadagni di un B2C provengono dalle vendite ai privati.

I siti di vendita privata sono una sottocategoria delle B2C. Il principio consiste nell'offrire grandi riduzioni su alcuni prodotti per un periodo limitato. In generale, gli utenti devono essersi iscritti precedentemente come membri per poter consultare le offerte.

Il dropshipping consiste in un sito di vendita online che non possiede un inventario e non si occupa nemmeno della spedizione dei prodotti. Concretamente, il commerciante vende articoli per conto di terzi e subappalta tutto il lato logistico. I clienti ricevono i prodotti acquistati direttamente da parte di un grossista o di un fabbricante.

L'e-commerce "Business to Business"

Il Business to Business (B2B) indica il commercio elettronico di un'impresa con altre imprese. Si tratta di scambi tra due commercianti o tra un fornitore e un'impresa, ad esempio. I guadagni di un B2B provengono quindi dalla vendita di beni o di servizi alle imprese.

L'e-commerce "Consumer to Consumer"

Il Consumer to Consumer (C2C) indica le piattaforme di scambio tra consumatori, ossia l'equivalente internet dei piccoli annunci. Il sito si limita ad offrire un'interfaccia e un sistema di scambio di beni.

I guadagni di un C2C provengono:

  • Da una percentuale sulle vendite. Dei grandi siti di vendita all'asta tassano i venditori quando viene effettuata una transazione tra due clienti (ad esempio dall'1% al 5% della vendita finale)
  • Dalla pubblicità. Dei siti di vendita diretta tra privati si rimunerano con la pubblicità o con gli annunci a pagamento. Il venditore può scegliere di pagare l'annuncio per dargli più visibilità.
  • Da una combinazione di entrambe.


Informazione

Ultima modifica 24.11.2022

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