Lavoro minorile: prevale la protezione

I giovani sotto i diciotto anni possono lavorare, ma gli orari e il tipo di lavoro devono tenere conto dell’età e della loro inesperienza.

Un datore di lavoro che vuole assumere un minore può farlo solo a certe condizioni, in particolare ridefinendo il lavoro in conformità con la giovane età, l'inesperienza e gli obblighi scolastici dei potenziali lavoratori.

I giovani in principio non hanno il diritto di lavorare di notte e di domenica. Tuttavia, per certi lavori si possono concedere ai datori di lavoro delle autorizzazioni particolari.

Visita medica e consulenza obbligatorie

I giovani che lavorano di notte, con cadenza regolare o periodica, devono passare una visita medica con consulenza (art. 45 OLL 1). Il primo esame avviene prima dell’assegnazione al lavoro notturno, poi viene ripetuto ogni due anni. Può essere coordinato con il controllo che attiene alla medicina del traffico (ammissione alla circolazione).

Il medico incaricato della visita comunica le sue conclusioni quanto all’idoneità o all’inidoneità al lavoratore interessato e al datore di lavoro. Un impiegato dichiarato non idoneo o che si rifiuta di sottoporsi all’esame non può essere assegnato al lavoro notturno. Se risulta adatto solamente a determinate condizioni, può effettuare il lavoro notturno, integralmente o parzialmente, a condizione che l’impresa prenda le misure giudicate necessarie al fine di garantire la tutela della sua salute.

Fonti: SECO, Protezione dei lavoratori, giugno 2015, e Modifica dell’ordinanza relativa alla legge sul lavoro del mese di novembre 2020.



Informazione

Ultima modifica 28.10.2020

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