(15.05.2024) La congiuntura mondiale sfavorevole pesa sugli scambi internazionali. Le importazioni hanno vissuto una flessione dell’1,9% nel primo trimestre 2024 rispetto all’ultimo trimestre 2023 e le esportazioni dello 0,8% in valori nominali, secondo l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC).
La tendenza al ribasso iniziata nel terzo trimestre 2022 persiste. Nel primo trimestre 2024, 8 settori industriali su 11 hanno visto le proprie esportazioni calare. La diminuzione è del 3,8% nel settore della bigiotteria e gioielleria, del 3,6% nell’orologeria e del 4,1% per gli strumenti di precisione. Questi tre settori cumulano una flessione delle esportazioni di 677 milioni di franchi. Mentre il settore macchine ed elettronica ha vissuto la quarta diminuzione consecutiva (-0,7%), i prodotti chimici e farmaceutici attraversano dal canto loro una stagnazione. I principi attivi sono invece precipitati di 3,9 miliardi di franchi (-81,1%). Tuttavia, le materie prime e di base hanno progredito di 1,5 miliardi (+26,3%).
Il vigore delle esportazioni ha mostrato variazioni importanti a seconda del mercato di destinazione. L’Asia è stata meno golosa di prodotti svizzeri (-1,9%) rispetto all’ultimo trimestre 2023. Al contrario, il volume di merci destinate al Nord America (+1,5%) è aumentato, in particolare grazie a una domanda molto forte da parte degli Stati Uniti (+2,8%).
La metà dei gruppi di merci ha vissuto una flessione delle importazioni, principalmente a causa dei prodotti chimici e farmaceutici. In questo settore, le entrate dei medicinali sono calate di 1,3 miliardi di franchi, con una diminuzione del 12,3% sul trimestre precedente. Il settore della bigiotteria e della gioielleria, così come quello dei veicoli hanno tuttavia mostrato un aumento durante il periodo in esame.
Tra gennaio e marzo 2024, anche l’evoluzione delle importazioni è stata contrastante a seconda delle regioni. Le entrate in provenienza dall’Europa sono calate del 2,7%, mentre quelle in provenienza dall’Asia sono rimaste stabili. Le importazioni dal Nord America si sono invece gonfiate del 3,2% (Stati Uniti: +5,5%).
Ultima modifica 15.05.2024