(14.07.2021) I dettaglianti svizzeri vivono un miglioramento dei propri risultati. Secondo l’Ufficio federale di statistica (UST), le cifre d’affari sono aumentate del 2,3% in termini nominali tra il mese di maggio 2020 e quello del 2021, corretti gli effetti del calendario.
Tenuto conto del rincaro, cioè in termini reali, le cifre d’affari del commercio al dettaglio hanno progredito del 2,8% nel mese di maggio 2021 rispetto all’anno precedente. Escludendo il risultato delle stazioni di servizio, l'aumento ammonta all'1% (aumento reale: 1,8%). I risultati delle stazioni di servizio hanno visto, quanto a loro, il totale delle vendite progredire del 21,3% in termini nominali (reali: +1,9%).
La situazione varia tuttavia a seconda del settore. Sempre su comparazione annua, i risultati delle vendite di derrate alimentari, bibite e tabacchi sono diminuiti del 4,7% in termini nominali (calo reale: 3,1%). Al contrario quelli del settore non alimentare sono progrediti dell’8% in termini nominali (aumento reale: 7,9%). Tutti gli ambiti non alimentari hanno vissuto un periodo positivo, come quello dell’abbigliamento o dei beni relativi al tempo libero. Solamente gli "altri beni domestici in negozi specializzati" hanno visto calare la propria cifra d’affari.
Al netto delle correzioni stagionali, le cifre d’affari del commercio al dettaglio si sono ridotte dell’1,9% in termini nominali (diminuzione reale: 1,8%) rispetto al mese d’aprile 2020.
Rispetto al mese precedente, invece, e sempre corrette le variazioni stagionali, le cifre d’affari relative alle derrate alimentari, bibite e tabacchi sono calate del 3% in termini nominali (diminuzione reale del 2,7%). Quelle del settore non alimentare sono diminuite del 2,9% in termini nominali e del 3% in termini reali.
Ultima modifica 14.07.2021
