Le procedure esistenti per ottenere un credito sono spesso lunghe e complesse per le PMI. L’impresa zurighese Ratyng vuole semplificare questo processo per chi contrae e per chi concede un prestito. In quest’ottica, ha automatizzato la valutazione del rischio di credito e, così facendo, la richiesta di un prestito.
I modelli di rating permettono di valutare la salute finanziaria di un’impresa. Molte PMI non conoscono il loro valore e sono le banche che procedono con la loro valutazione. Quando un’azienda inoltra una richiesta di credito, le banche si basano su un sistema di rating per classificare la solvibilità delle aziende e danno loro una nota. Questo valore indica quanto grande è il rischio che un’azienda non possa rimborsare un prestito. I criteri decisionali sono simili in tutte le banche e altre agenzie di rating. Fondamentalmente si basano su dati finanziari quali liquidità sufficienti, una proporzione ragionevole di capitali esteri e margini di profitto nella norma per il settore d’attività nel quale operano. Anche alcuni valori non finanziari, come la direzione dell’impresa o le prospettive economiche, possono far parte dei criteri. Le condizioni che regolano i crediti dipendono dalla nota assegnata.
La società Ratyng è stata fondata a Zurigo nel 2020 dagli esperti di gestione Matthias Schaller e Volker Haushalter e oggi conta sei collaboratori. La start-up desidera rendere la valutazione del rischio delle PMI più semplice e più trasparente e coinvolgere le imprese nel processo.
Cosa propone Ratyng alle PMI?
Matthias Schaller: In gennaio, abbiamo lanciato sul mercato il nuovo certificato CoRa (Company Rating). Esso permette alle PMI di ottenere delle informazioni sulla propria solvibilità soltanto rispondendo a qualche domanda, grazie a un processo semplice e digitale. Ci serviamo di modelli di rating simili a quelli usati dalle banche svizzere per la concessione di crediti. Una volta che le imprese hanno fornito le loro risposte, spieghiamo loro come siamo giunti al risultato. Inoltre, offriamo loro totale trasparenza sul loro rating e sui settori nei quali l’impresa funziona bene o meno bene. L’idea dietro questa trasparenza è di permettere alle PMI di comunicare attivamente con i propri partner commerciali. Noi agiamo in quanto parte terza, totalmente neutra.
Come è nato il certificato CoRa?
Schaller: Inizialmente, volevamo facilitare l’ottenimento di un prestito bancario per le PMI e aiutare le banche a creare delle offerte digitali. Abbiamo constatato che le procedure esistenti nell’ambito dei crediti alle PMI erano molto lunghe, complesse e poco trasparenti. Di fronte a queste difficoltà, molte PMI si scoraggiano e, malgrado le opportunità d’investimento esistenti, i crediti necessari per ottenerle spesso non vengono sollecitati. I tentativi di creare una soluzione digitale semplice per le PMI, come quella usata per i crediti privati, sono finora falliti a causa della complessità della valutazione della solvibilità. Abbiamo potuto risolvere questo problema grazie ai nostri modelli di rating che, con soltanto qualche dato da inserire – su un totale di 16 criteri – danno risultati validi quanto i modelli bancari tradizionali. La tappa successiva, che consiste nel rendere i rating direttamente accessibili alle PMI, sembrava logica. Così è nato il certificato CoRa.
Quali sono i vantaggi delle richieste di prestito automatizzate per le PMI?
Schaller: Le procedure digitali costano molto meno e permettono alle PMI di testare rapidamente, in maniera anonima e non vincolante, le condizioni secondo le quali potrebbero ottenere un prestito.
Quando vengono stabiliti i rating di solvibilità?
Schaller: La solvibilità viene valutata, in un modo o nell’altro, tutti i giorni nei movimenti commerciali. Ad esempio, al momento dei processi formali di verifica dei crediti da parte delle banche, nelle operazioni di leasing, per certe assicurazioni, o quando un’azienda desidera pagare una sua fattura. Generalmente queste verifiche vengono effettuate senza la partecipazione della PMI interessata, la quale non riceve nessuna informazione sui risultati.
In che modo il modello di valutazione Ratyng può essere utile per le PMI?
Schaller: Grazie al nostro approccio, le PMI possono agire attivamente in ogni interazione in cui un partner commerciale chiede loro delle informazioni. Un’azienda può, ad esempio, presentare il certificato quando fa una richiesta di credito presso una banca. Esso può essere messo a disposizione di alti partner commerciali con i quali l’impresa desidera collaborare a lungo termine. Con questo rating, le PMI possono comunicare senza essere costrette a rivelare degli indicatori finanziari confidenziali. Ma l’attribuzione di una nota risulta facilitata anche per il beneficiario, dato che il nostro rating semplifica la valutazione e riduce così le incertezze.
A cosa devono stare particolarmente attente le PMI?
Schaller: Devono accertarsi di fornire abbastanza informazioni ai loro partner commerciali. La mancanza di informazioni crea spesso incertezze, in quanto pubblicamente sono disponibili pochi dati pertinenti sulle PMI.