Se i conti non sono tenuti correttamente, la ditta è passibile di sanzione. Questa può assumere la forma di una multa o di una pena detentiva.
La tenuta non corretta dei libri contabili o la violazione di altri obblighi da parte di un'impresa è passibile di multa o arresto. Basta non rispettare determinati obblighi procedurali, come ad esempio elaborare l'inventario in maniera completa o trascurare l'obbligo di comunicare rapporti statistici.
Una violazione degli obblighi procedurali è costituita anche dall'evasione fiscale. È punibile, inoltre, chi ad esempio non dichiara un conto o una piccola cassa, non deduce le imposte alla fonte o ottiene una distribuzione dissimulata di utili come azionista maggioritario. Oltre a recuperi di imposta, in questi casi è prevista anche una multa. È importante sapere che l’evasione fiscale può essere commessa anche per negligenza non intenzionale. Ad esempio quando si è dimenticato di dichiarare determinate entrate nella dichiarazione d'imposta.
Diversa è la situazione per la frode fiscale: in questo caso il colpevole evade il fisco e inganna le autorità fiscali in maniera intenzionale. Il reato è compiuto quando i responsabili inoltrano libri contabili, bilanci, conti economici o certificati di salario che non corrispondono alla verità, ad esempio entrate in contanti non registrate.
Chi si sottrae al pagamento di tasse (ad es. tasse doganali o IVA) intenzionalmente è colpevole di truffa in materia di tasse. Agisce subdolamente chi fornisce documenti falsi o inesatti (in particolare una contabilità inesatta) o mente al fine di celare le proprie intenzioni fraudolente.
Chi commette frode fiscale o truffa in materia di tasse nonché sottrazione al pagamento delle imposte alla fonte rischia una detenzione fino a 3 anni o una multa fino a CHF 30'000.
È punibile anche chi fornisce ai propri soci informazioni inesatte o troppo ottimistiche sull'andamento dell'impresa, a patto che si tratti comunque di dati di notevole importanza (ad es. rapporto annuale all'assemblea generale).