(03.04.2024) I risultati economici della Svizzera dovrebbero iscriversi al di sotto della media per il 2024. Il gruppo di esperti della Confederazione per le previsioni congiunturali prevede un aumento dell’1,1% del PIL, al netto degli eventi sportivi.
È soprattutto il vigore del settore terziario che ha permesso all’economia svizzera di continuare a mantenersi in ascesa nel quarto trimestre 2023. Il valore aggiunto dell’industria manifatturiera si è tuttavia indebolito durante questo periodo, in particolare nei settori chimico e farmaceutico.
All’estero, le principali economie mondiali sono evolute in maniera contrastante durante il quarto semestre 2023. Gli Stati Uniti e la Cina hanno fatto registrare risultati migliori rispetto al previsto, mentre la situazione nella zona euro è rimasta invariata, frenata soprattutto dalla contrazione del PIL tedesco. Questa situazione incerta nella zona euro dovrebbe persistere nei prossimi trimestri, comportando dei rischi per le esportazioni elvetiche.
In Svizzera le previsioni concernenti gli investimenti sono state riviste al ribasso a causa di un minor utilizzo delle capacità produttive industriali e dell’aumento dei costi di finanziamento. Tuttavia il consumo privato, sostenuto da un mercato del lavoro favorevole e dal rallentamento dell’inflazione, dovrebbe restare forte. L’aumento dell’indice dei prezzi al consumo dovrebbe infatti scendere nuovamente all’1,5% nel 2024, rispetto al 2,1% del 2023.
I rischi congiunturali restano elevati per la Svizzera e sui mercati mondiali. Un’intensificazione dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente potrebbe condurre a una carenza di materie prime. A causa di un’inflazione sottostante persistente, le politiche monetarie restano poi restrittive in svariate economie.
Ciononostante gli esperti ipotizzano l’eventualità di una ripresa più precoce, nel caso in cui l’inflazione internazionale rallentasse più rapidamente del previsto. Nel 2025 la crescita elvetica dovrebbe tornare alla normalità (1,7%).
Ultima modifica 03.04.2024
