(03.07.2019) Il commercio estero della Svizzera ha proseguito nel suo rallentamento al mese di maggio. Malgrado un declino delle esportazioni dello 0,5%, la bilancia commerciale chiude con un eccedente di CHF 1,7 miliardi, secondo gli ultimi risultati pubblicati dall’Amministrazione federale delle dogane (AFD).
Infatti, il mese di maggio conferma la tendenza al ribasso dopo il calo delle esportazioni registrato in marzo (-0,2%) e aprile (-2%). Malgrado questa constatazione, le vendite di prodotti svizzeri all’estero si mantengono ad un alto livello e si avvicinano ai CHF 19 miliardi.
Nelle cifre negative da diversi mesi, le esportazioni del settore della chimica farmaceutica accusano un calo del 2,4% per il mese in esame, a causa di una decelerazione delle vendite di medicinali. Il settore dei veicoli si distingue pure per un calo delle vendite al di fuori dalla Svizzera dell’ordine di 137 milioni. Più dinamici, le macchine e l’elettronica (+2,7%) così come gli strumenti di precisione (+4%). Dopo una regressione del 4,8% in aprile, la crescita delle esportazioni orologiere, uno dei fiori all’occhiello dell’economia svizzera, ammonta all’8,9% in maggio. Secondo l’AFD, si tratta in questo caso della progressione maggiore di questo settore dall’inizio del 2015.
Per quanto concerne i mercati, l’AFD segnala un secondo calo consecutivo delle esportazioni verso l’Europa (-1,3%), più in particolare verso l’Austria e la Spagna. Al contrario, le esportazioni verso l’Asia e il Nord America sono aumentate rispettivamente del 2,4% e dello 0,4%. Per questi mercati, gli Emirati arabi uniti, la Cina, il Giappone e il Canada si distinguono per il loro dinamismo.
Dopo le flessioni constatate in febbraio e marzo, le importazioni confermano la loro progressione iniziata al mese di aprile. In maggio, esse sono cresciute dello 0,9% nominale e superano i CHF 17 miliardi. Sono soprattutto i prodotti provenienti dall’Europa (+2,9%) e dal Nord America (+12,5%) ad essere protagonisti di questo aumento.
Ultima modifica 03.07.2019
