Riforma dell’Assicurazione svizzera contro i rischi delle esportazioni

Il Consiglio federale intende revisionare la legge federale sull’Assicurazione svizzera contro i rischi delle esportazioni. Spiegazioni.

Al fine di proteggersi contro il mancato pagamento dei crediti, un esportatore può assicurare la propria operazione di esportazione contro rischi politici ed economici presso l’Assicurazione svizzera contro i rischi delle esportazioni (detta ASRE o SERV). Il Consiglio federale intende modernizzare questo strumento. A questo scopo ha approvato il messaggio concernente la revisione parziale della legge federale sull’Assicurazione svizzera contro i rischi delle esportazioni (LASRE) il 21 maggio 2014.

Lo scopo di questa revisione, che è stata trasmessa al Parlamento, è quello di permettere all’Assicurazione svizzera contro i rischi delle esportazioni di mantenere prestazioni competitive ed adattate ai bisogni delle società svizzere. Queste ultime hanno necessità di finanziare ed assicurare le proprie operazioni di esportazione a condizioni comparabili a quelle dei loro concorrenti stranieri. Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) incaricato della revisione, ha sottolineato in un comunicato che le PMI sarebbero «le principali benefattrici di queste misure».

I tre obiettivi principali di questa riforma sono:

  • arricchire in modo durevole l’offerta della ASRE con l’assicurazione del credito di fabbricazione, la garanzia dei bonds e la garanzia di rifinanziamento (tre strumenti destinati a migliorare le liquidità degli esportatori);
  • migliorare le condizioni generali che disciplinano la conclusione di contratti di riassicurazione del diritto privato e rendere possibile, in generale, la conclusione di assicurazioni tramite una decisione invece di un contratto di diritto pubblico;
  • definire ʺla parte di valore aggiunto svizzeroʺ come condizione di assicurazione presso l’ASRE e aumentare dall’ 85% al 95% il tasso massimo di copertura del rischio di svalutazione crediti (o rischio di non pagamento) per crediti al fornitore non assicurati accordati a debitori privati.

Troverete maggiori informazioni nel comunicato della SECO di seguito menzionato. Per quanto concerne le delibere delle camere federali sull’argomento, è possibile seguirle sul sito del Parlamento qui riportato.


Informazione

Ultima modifica 11.04.2016

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