Previdenza per la vecchiaia dei lavoratori indipendenti: cosa bisogna sapere

Gli imprenditori indipendenti devono gestire autonomamente il finanziamento della propria pensione. Promemoria dei principali elementi da conoscere e consigli degli esperti.

Una persona mette una moneta in un salvadanaio a forma di porcellino.

Lavorare in proprio offre sicuramente dei vantaggi: libertà imprenditoriale, flessibilità degli orari e la possibilità di perseguire le proprie ambizioni. Tuttavia, i lavoratori indipendenti non godono dello stesso trattamento dei lavoratori dipendenti per quanto concerne le prestazioni sociali come l’assicurazione contro la disoccupazione e gli infortuni o la previdenza per la vecchiaia.

Infatti, i collaboratori di un’azienda sono assicurati obbligatoriamente con un 2° pilastro ai sensi della legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) se il loro reddito annuale presso il loro datore di lavoro supera i CHF 22'050 (soglia 2024). I lavoratori indipendenti devono invece organizzare spontaneamente la loro previdenza per la vecchiaia, ad eccezione per i contributi obbligatori versati al 1° pilastro.

Prevenire spiacevoli sorprese

"La principale preoccupazione di un lavoratire indipendente quando si mette in proprio è di sviluppare le proprie attività commerciali. C'è il rischio che si trascurino le esigenze relative al 2° pilastro, constata Eric Niederhauser, direttore generale di Retraites Populaires. Spesso le persone che lavorano in proprio iniziano ad interessarsi alla loro previdenza una decina di anni prima del pensionamento. Noi cerchiamo di sensibilizzarli su questa problematica, affinché avviino le procedure il prima possibile."

La decisione di privilegiare un 2° pilastro o un 3° pilastro deve essere presa a seconda del loro reddito e della loro regolarità. "All’inizio dell’attività, i redditi sono spesso bassi e fluttuanti. Ci raccomandiamo quindi di privilegiare la sottoscrizione di un 3° pilastro con versamenti flessibili, tramite una compagnia assicurativa o una banca, spiega Eric Niederhauser. Con l’aumento del reddito del lavoratore indipendente, sarà più conveniente affiliarsi a una cassa pensioni, al fine di beneficiare di una copertura in caso di decesso e di invalidità a costi più favorevoli. Il 2° pilastro permette anche di riscattare dei contributi per gli anni in cui la persona non ha potuto versarne. Questo risulta fiscalmente vantaggioso e permette di migliorare le proprie prestazioni una volta in pensione."

Diverse opzioni possibili

Un individuo che esercita un’attività indipendente ha tre opzioni per quanto riguarda la scelta di un 2° pilastro. Infatti, può affiliarsi all’istituto di previdenza della sua associazione professionale, oppure alla Fondazione istituto collettore LPP. Nel caso in cui l’imprenditore impieghi del personale, può anche registrarsi presso la cassa pensioni dei suoi collaboratori.

Il 3° pilastro della previdenza per la vecchiaia in Svizzera si divide in due sottocategorie: il pilastro 3a e il pilastro 3b. La principale differenza risiede nel loro obiettivo e nel loro utilizzo. "Il pilastro 3a è appositamente concepito per la previdenza di vecchiaia e permette di beneficiare di vantaggi fiscali significativi", spiega Charly Rupp, direttore del settore previdenza della banca VZ Vorsorge. Il lavoratore indipendente che non dispone di un 2° pilastro può dedurre ogni anno dal suo reddito imponibile i versamenti al pilastro 3a, che possono raggiungere il 20% del suo reddito, fino a un importo massimo di CHF 35'280 all’anno (soglia 2024).

I contributi al pilastro 3b non godono degli stessi vantaggi fiscali, ma offrono una maggior libertà di utilizzo dei fondi. "Il pilastro 3b è più flessibile rispetto al pilastro 3a e può essere utilizzato per scopi diversi oltre alla pensione."

Per i lavoratori in proprio che desiderano assicurare la loro previdenza per la vecchiaia, è fondamentale affrontare l’argomento il prima possibile. "Prima si comincia a contribuire, maggiori saranno i benefici di un capitale interessante grazie agli interessi, anche se inizialmente si versano solo piccole somme", sottolinea Édouard Barreau, consulente finanziario di Swiss Life Select.

Consigli preziosi

Gli esperti interpellati raccomandano di rivolgersi a specialisti finanziari, broker o consulenti assicurativi. "Un approccio di questo tipo permette di effettuare uno studio globale della propria situazione, di identificare eventuali lacune e di implementare una soluzione adeguata", afferma Édouard Barreau. Talvolta sono confrontato a clienti che guadagnano molto bene ma che hanno trascurato la loro previdenza e si ritrovano in situazioni complicate una volta giunti all’età della pensione."

"Le soluzioni e le offerte del mercato vanno paragonate attraverso il prisma dei costi, della sicurezza e degli interessi versati, completa Eric Niederhauser, direttore generale di Retraites Populaires. Con una regola da tenere a mente: non sottoscrivere un’offerta di cui non si capiscono i dettagli. Infine, è importante fare regolarmente il punto della situazione della propria previdenza, almeno ogni cinque anni o in caso di cambiamenti significativi nella situazione personale, come ad esempio una nascita, un matrimonio o un divorzio."


Informazione

Sul tema

Sistema dei tre pilastri

Il sistema previdenziale svizzero dei tre pilastri mira a garantire la sicurezza finanziaria a tutti per tutta la vita, ponendo l’accento sulla pensione. Il 1° pilastro offre le prestazioni di base ed è finanziato tramite contributi obbligatori dei lavoratori e dei datori di lavoro. Il 2° pilastro completa le prestazioni del 1° pilastro. È obbligatorio per i dipendenti ma facoltativo per i lavoratori indipendenti. Infine, il 3° pilastro designa la previdenza individuale, che offre maggior flessibilità per risparmiare o investire in vista della pensione.

Ultima modifica 06.03.2024

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