Quando l’aiuto finanziario è stato lanciato nel marzo 2020, i tassi d'interesse erano dello 0,0% per i crediti fino a 500’000 franchi e dello 0,5% per i crediti superiori a 500’000 franchi. Nel fissare i tassi di interesse, il Consiglio federale tiene conto del livello del tasso di riferimento della Banca nazionale svizzera (BNS) nonché delle distorsioni della concorrenza, dell'ammortamento, del finanziamento trasversale tra i settori e della sostenibilità finanziaria. Nel 2021 e nel 2022 sono state effettuate delle revisioni il 31 marzo di ogni anno, che non hanno portato ad alcun adeguamento dei tassi d'interesse per i crediti COVID-19. I tassi d’interesse rilevanti erano in territorio negativo in quel periodo. A causa dell'aumento ripetuto del tasso di riferimento della BNS a partire dall’estate del 2022, a marzo 2023 il Consiglio federale ha deciso di aumentare i tassi d'interesse per i crediti COVID-19 fino a 500’000 franchi svizzeri dallo 0,0 all’1,5% e per i crediti COVID-19 superiori a 500’000 franchi svizzeri dallo 0,5 al 2%. A fine marzo 2024 non è stato effettuato alcun aggiustamento dei tassi d'interesse per i prestiti COVID-19.
Il Consiglio federale rivaluterà i tassi di interesse per i crediti COVID-19 a fine marzo 2025. L'attuale evoluzione del tasso di riferimento della BNS suggerisce una possibile riduzione dei tassi d'interesse per i crediti COVID-19.
La Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI) del Dipartimento federale delle finanze (DFF) è responsabile di questo affare.