
(27.09.2023) Il settore turistico ha registrato dei risultati complessivamente soddisfacenti nel primo semestre 2023. Secondo Svizzera Turismo, le strutture ricettive hanno beneficiato di un incremento del 3,5% nella loro affluenza rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia.
Con quasi 20 milioni di pernottamenti in totale e più di 10 milioni di prenotazioni da parte di turisti svizzeri (+16,8% rispetto allo stesso periodo del 2019), la stagione invernale è stata particolarmente prolifica, consentendo al ramo di ottenere un buon risultato globale nel primo semestre 2023.
Ciononostante, la stagione estiva – il cui bilancio completo sarà stilato più avanti – sembra già scontrarsi con svariate sfide. Da un lato la domanda locale, che era esplosa durante la crisi sanitaria a causa delle restrizioni della circolazione transfrontaliera, si è nettamente riassorbita e si orienta ormai su destinazioni più esotiche.
D’altra parte, la domanda estera non ha ritrovato il vigore precedente al Covid durante il primo semestre 2023 (-8% rispetto al 2019). Alcune categorie di turisti stranieri stentano a tornare. Si tratta in particolare dei turisti indiani (-31% nel numero di pernottamenti) e dei turisti tedeschi (-5%), che erano significativamente più numerosi prima della pandemia.
Al contrario, il turismo di piacere nelle città elvetiche sembra vivere un ritrovato interesse. Duramente colpito dall’interruzione brusca e prolungata dei soggiorni d’affari, il turismo urbano è riuscito a diversificarsi.
In seguito a due campagne di promozione successive realizzate da Svizzera Turismo e dai suoi partner, il numero di pernottamenti registrati nelle grandi città ha raggiungo i 5,9 milioni, ovvero un rialzo del 4,7%. A Zurigo la quota di pernottamenti legati al turismo di piacere è passata dal 25% al 50% in dieci anni, segno che il riposizionamento avviato dalle città sta dando i suoi frutti.
Ultima modifica 27.09.2023