Commercio al dettaglio: la crescita rallenta

Una persona sta facendo la spesa in un supermercato.

(15.12.2021) La crescita segna una battuta d’arresto per i dettaglianti svizzeri. Secondo l’Ufficio federale di statistica (UST) le cifre d’affari del commercio al dettaglio sono progredite dello 0,6% in termini nominali tra ottobre 2020 e ottobre 2021. La crescita era ancora dell’1,9% in settembre.

Corrette dall’effetto dei giorni feriali e festivi, le cifre d’affari del commercio al dettaglio sono aumentate dell’1,2% in ottobre 2021 rispetto al medesimo mese del 2020 in termini reali (tenuto conto, cioè, del rincaro).

Ad eccezione delle stazioni di servizio, il totale delle vendite è persino diminuito dell’1% in termini nominali in comparazione annuale 2021 (diminuzione reale dello 0,1%). Le cifre d’affari delle derrate alimentari, delle bibite e dei tabacchi sono calate del 4,3% in termini nominali (reali: -2,8%). Il settore non alimentare ha invece visto progredire le proprie vendite del 2,2% in termini nominali (aumento reale: 2,3%).

Rispetto al mese precedente – settembre 2021 – e corrette dalle variazioni stagionali, le cifre d’affari nominali del commercio al dettaglio sono cresciute dello 0,5%. In termini reali l’aumento si colloca allo 0,7%.

Sempre in comparazione mensile, le cifre d’affari del settore escluse le stazioni di servizio hanno vissuto un aumento nominale dello 0,8% (aumento reale dello 0,9%). Le vendite di derrate alimentari, di bibite e di tabacchi sono cresciute dell’1,1% in termini nominali e dell’1,2% in termini reali. Il settore non alimentare chiude il mese di ottobre con una diminuzione dello 0,2%, corrispondente ad una stagnazione al netto del rincaro.


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Ultima modifica 15.12.2021

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