(04.03.2020) Le attività di fusione e acquisizione (M&A) hanno subito un leggero calo durante l’anno 2019. Secondo lo studio di audit KPMG, 402 transazioni sono state recensite in Svizzera lo scorso anno, contro le 493 del 2018. Il volume di queste attività ammonta a CHF 124 miliardi.
Dopo aver raggiunto livelli record nel 2018, il rallentamento delle attività di M&A si deve in particolare alla moderazione dei diversi attori al primo trimestre 2019, durante il quale sono state registrate soltanto 79 transazioni. Un tasso d’attività così debole era stato recensito per la prima volta all’inizio dell’anno 2017.
Le dieci più grandi M&A dell’anno 2019 rappresentano il 65% del volume totale delle transazioni. Si tratta di una cifra che si distacca dai risultati del 2018, in cui le transazioni più importanti rappresentavano il 47% soltanto del volume totale.
Tra i settori più attivi, la farmaceutica e le biotecnologie rappresentano quasi la metà del volume di transazioni, ovvero una somma di CHF 63,6 miliardi. Il settore industriale, invece, rappresenta il maggior numero di transazioni (73), davanti al ramo della farmaceutica e delle biotecnologie (65).
Sono state recensite 173 acquisizioni d’imprese estere da parte di imprese svizzere, ovvero il 43% delle transazioni. Al contrario, si contano 107 casi di rilevamento di imprese svizzere da parte di società estere, ovvero il 27% del numero totale di transazioni. Queste cifre illustrano la forza degli attori elvetici. Le transazioni indigene (Svizzera/Svizzera) sono diminuite rispetto allo scorso anno, con il 16% del totale delle transazioni contro il 19% del 2018.
Ultima modifica 04.03.2020
