La legge sui cartelli non verrà modificata

Il Consiglio nazionale ha rifiutato una seconda volta di entrare in materia sulla revisione della legge sui cartelli, seppellendo così il progetto di riforma.

Il 17 settembre 2014, il Consiglio federale ha rifiutato definitivamente il messaggio relativo alla revisione della legge sui cartelli (LCart). Il progetto di revisione, adottato dal Consiglio federale il 22 febbraio 2012, aveva tra gli altri anche lo scopo di rafforzare la lotta contro le intese orizzontali (tra fornitori) e verticali (tra produttori e distributori). Seguiva due altre revisioni della LCart del 1995 e del 2003.

La revisione voluta dal Consiglio federale prevedeva in particolare:

  • una riforma dell’organizzazione istituzionale delle autorità della concorrenza: si sarebbe creata un’ Autorità della concorrenza indipendente per condurre inchieste e sottoporre le sue conclusioni ad un tribunale di prima istanza indipendente;
  • una serie di disposizioni atte ad accelerare le procedure: cinque tipi di accordi sarebbero stati direttamente punibili (modifica dell’art. 5 LCart); il numero di tappe, prima che una sanzione per intralcio alla concorrenza non cada, sarebbe passata da quattro a due;
  • un rafforzamento delle vie civili nella LCart, con l’estensione della legittimazione al ricorso alle famiglie ed agli enti pubblici;
  • l'adozione del test SIEC (Signifiant Impediment to Efficient Competition) largamente diffuso in Europa, così come una semplificazione del controllo delle concentrazioni per le imprese attive a livello internazionale;
  • una possibilità di riduzione delle sanzioni quando l’impresa ha in dotazione un programma efficace di lotta contro le infrazioni al diritto dei cartelli (programma di conformità), ecc.

Il Consiglio degli Stati, che era a favore di una revisione della legge sui cartelli, aveva pure aggiunto un’altra disposizione alla riforma. Si trattava di permettere alla Commissione della concorrenza (COMCO) di sanzionare le imprese che, sui mercati esteri, proponevano i loro prodotti ai compratori elvetici a prezzi più elevati, in quanto la destinazione finale era la Svizzera.

Le altre disposizioni previste dalla revisione della Legge sui cartelli, così come il riassunto delle delibere in seno alle due camere, possono essere consultati sul sito del Parlamento in calce.


Informazione

Ultima modifica 14.10.2015

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