"In futuro tutti i beni verranno rappresentati in modo digitale"

Il commercio di criptovalute come il bitcoin e l’ether ha registrato una crescita significativa durante la pandemia. L’impresa Crypto Finance, con sede a Zugo, fa parte dei leader del settore.

Tra le grandi vincitrici della pandemia di COVID-19 vi sono le imprese che propongono servizi finanziari nel settore delle criptovalute. Il valore del bitcoin, la principale valuta elettronica del mercato, è cresciuto di quindici volte tra il mese di marzo 2020 e marzo 2021. Durante questo periodo i 50 principali fornitori svizzeri di questo genere di servizi, la maggior parte dei quali ha sede nella cosiddetta "Crypto Valley" nella regione del lago di Zugo, hanno potuto incrementare il loro valore di mercato del 680%, ovvero quasi CHF 230 miliardi.

Crypto Finance fa parte delle imprese più performanti di questo ecosistema. Fondata nel 2017, ha vinto lo "Swiss Fintech Award" nel 2019 e due terzi delle sue azioni sono stati acquisiti dalla Deutsche Börse nel luglio 2021. Crypto Finance, che attualmente impiega 65 collaboratori, propone servizi di gestione di criptovalute, di intermediazione e di tokenizzazione, cosa che permette agli investitori istituzionali (con un modello commerciale basato sul B2B) di investire nelle criptovalute (Asset) e di gestirle. Nel 2018 la società è stata la prima in Svizzera a ricevere l’autorizzazione dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) per la sua filiale specializzata nella gestione dei beni. Jan Brzezek, CEO di Crypto Finance, parla delle opportunità di questo nuovo mercato e spiega perché la Svizzera riveste un ruolo fondamentale in questo settore.

Il settore svizzero delle criptovalute ha beneficiato di una crescita importante dall’inizio della pandemia di COVID-19. Quali conseguenza ha potuto osservare per la sua impresa?

Jan Brzezek: È vero che durante la pandemia il settore finanziario si è focalizzato maggiormente sulle valute digitali e decentralizzate. Esse si basano sulla tecnologia blockchain – una sorta di catena digitale nella quale le transazioni vengono registrate e gestite in maniera decentralizzata. Il crescente ricorso al telelavoro dall’inizio della pandemia ha permesso a molte persone di comprendere una cosa: i sistemi non devono necessariamente essere centralizzati e non richiedono per forza una presenza fisica per funzionare. Inoltre, le banche centrali di molti paesi tentano di far fronte alla crisi emettendo enormi quantità di denaro e questo aumenta il rischio di inflazione a medio termine. Questo ha spinto molti investitori a cercare dei beni che fossero in quantità limitata. Ed è il caso delle criptovalute come il bitcoin. Al primo trimestre 2021, la nostra società ha così potuto superare il volume di criptoattivi negoziati lo scorso anno, che ammontava a circa un miliardo di franchi.

In che modo le criptovalute cambiano globalmente il settore finanziario?

Brzezek: In futuro, tutti i beni – non soltanto il denaro ma anche l’immobiliare, le automobili o anche gli orologi – verranno rappresentati in maniera digitale grazie a ciò che si chiama token. Questo permette alle banche private e agli investitori di avere accesso in ogni momento alla totalità del loro portafoglio. Questi investimenti possono essere combinati con informazioni pertinenti o valori di transazione comparabili e offrire così una miglior visione d’insieme di tutti i beni. A causa del gran numero di nuove opportunità d’investimento, la gestione dei beni può essere adattata al cliente in modo più preciso. I prodotti tradizionali dei fondi di investimento sono destinati a scomparire e verranno sostituiti da "contratti intelligenti" che costituiranno e genereranno automaticamente i portafogli individuali dei clienti. Per quanto concerne le transazioni, i contratti fisici e le firme non saranno più necessari, gli acquisti e le vendite verranno indicati digitalmente attraverso i contratti intelligenti in maniera sicura e decentralizzata su una blockchain, in pochi secondi.

Le criptovalute sono tuttavia soggette a importanti fluttuazioni di valore. Come garantire agli investitori delle offerte d’investimento sicure?

Brzezek: Al momento, i criptoattivi rappresentano meno dell’un per cento dei beni dei portafogli degli investitori istituzionali. Anche nel caso di strategie di investimento che accettano un rischio maggiore, questi attivi non rappresenteranno più del tre percento in un futuro prossimo. Le volatilità delle criptovalute non saranno molto importanti nei portafogli diversificati. Di principio, forti fluttuazioni di valore sono normali sui nuovi mercati ancora in via di sviluppo – ed esse oscillano non soltanto verso il basso ma anche verso l’alto.

Cosa cambierà per Crypto Finance con l’acquisizione da parte della Deutsche Börse?

Brzezek: Da un lato, questo conferisce alla nostra azienda maggior legittimità e, dall’altro, l’acquisizione (la Deutsche Börse detiene ormai i due terzi delle azioni della società) ci permette di avvicinare clienti istituzionali più grossi. Al momento, ci stiamo occupando di più di 100 clienti istituzionali – banche, fornitori di servizi finanziari, e gestori patrimoniali – che hanno sede principalmente in Svizzera. Nel corso dei prossimi anni, desideriamo soprattutto svilupparci in altri paesi europei. Tenuto conto della situazione attuale concernente l’accordo quadro tra la Svizzera e l’UE, il fatto di poter operare dal mercato tedesco sarà senz’altro un vantaggio, in quanto questo ci permetterà di aggirare gli ostacoli regolamentari in caso d’urgenza.

Come vede la posizione della Svizzera nell’ambito dei criptoattivi?

Brzezek: Su scala internazionale, la Svizzera riveste un ruolo di primo piano. A metà dell’ultimo decennio, un ecosistema dinamico si era già sviluppato qui, in particolare, nella regione del lago di Zugo, con il sostegno degli attori politici. Pertanto, si è potuta sviluppare una certa competenza, che ha favorito l’insediamento di molte imprese attive nel settore delle criptovalute. Inoltre, nel 2017 la FINMA aveva già creato un quadro regolamentare per il commercio dei token – cosa che ha reso l’istituzione una vera pioniera in quest’ambito su scala europea. Oggi la concorrenza proviene soprattutto dagli Stati Uniti, ma la Svizzera si è costruita una reputazione solida, comparabile a quella della Silicon Valley a suoi esordi. La sfida sta ora nel sopprimere altri ostacoli regolamentari ed educare le istituzioni finanziarie tradizionali su questo tema, affinché il paese venga considerato su scala internazionale come la piattaforma centrale di emissione e di stoccaggio di token. La recente decisione della grande banca spagnola BBVA di organizzare il suo commercio di token dalla Svizzere è già un primo successo. Si tratta di un’opportunità unica di mantenere la pertinenza e l’importanza della piazza finanziaria svizzera per le generazioni future.


Informazione

Biografia

Jan Brzezek, CEO di Crypto Finance

Jan Brzezek è CEO e fondatore del gruppo Crypto Finance. Ha conseguito un diplomain banca e finanza presso la Scuola universitaria professionale zurighese. Prima di fondare Crypto Finance nel 2017, Jan Brzezek ha occupato diversi posti presso UBS Asset Management, Wealth Management & Investment Bank. Inoltre, ha cominciato a interessarsi fortemente alle innovazioni, ai nuovi modelli commerciali e alle tecnologie nel settore finanziario. Ancor prima, Jan Brzezek ha lavorato per diversi anni nella vendita e la negoziazione di prodotti derivati e di titoli a reddito fisso per UBS a Zurigo, Singapore e Hong Kong. Prima della sua carriera in UBS era esperto di prodotti derivati per SIX Swiss Exchange.

Ultima modifica 01.09.2021

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