(13.01.2021) Il numero di persone in età lavorativa rimane costante in Svizzera. Secondo l’edizione 2019 della rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera dell’Ufficio federale di statistica (UST), la percentuale delle persone attive disponibili sul mercato del lavoro si attesta al 68%, cioè lo stesso tasso del 1999.
La popolazione attiva comprende le persone in età lavorativa (da 15 a 64 anni) sia occupati (indipendenti, collaboratori domestici, stipendiati e apprendisti) sia in disoccupazione ai sensi dell’ ILO. Le persone non attive includono quelle in formazione, gli uomini e le donne casalinghi e i beneficiari di rendite.
Malgrado l’invecchiamento della popolazione, la Svizzera può contare su di una manodopera totale di 4,706 milioni di persone. Al quarto trimestre del 2019, il tasso di attività della popolazione di 15 anni e oltre si attestava al 68,1%. Questo tasso colloca il paese al secondo posto in Europa dopo l’Islanda (79,9%). Gli Stati vicini alla Svizzera mostrano livelli sensibilmente inferiori (Germania: 62,6%, Austria: 61,4%, Francia: 55,5%, Italia: 49,9%).
La Svizzera consta in particolare di uno dei più alti tassi di donne attive occupate in Europa. Questo è cresciuto nettamente tra il 2010 e il 2019, passando dal 56,9% al 60%.
La percentuale di indipendenti e quella di collaboratori domestici si sono ridotte nel 2019, mentre quella degli stipendiati è aumentata. Nella popolazione non attiva, la proporzione di coloro che beneficiano di una rendita è fortemente aumentata, inversamente a quella delle persone casalinghe.
Il lavoro a tempo parziale (occupazione inferiore al 90%) vive un forte aumento negli ultimi vent’anni in Svizzera. Oltre un terzo delle persone attive occupate sono impiegate a tempo ridotto. Tra loro, più di 350'000 vorrebbero tuttavia lavorare maggiormente e si trovano in una situazione detta di sottoimpiego.
Ultima modifica 13.01.2021
