(26.02.2020) La capacità d’innovazione delle imprese svizzere è tra le più elevate del mondo. Infatti, il 72,3% delle imprese elvetiche ha fatto innovazione tra il 2014 e il 2016, secondo uno studio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
La Svizzera si pone al secondo posto della classifica dell’OCSE per quanto concerne le imprese innovatrici. Solo il Canada fa di meglio, con un tasso del 79,2% delle imprese che hanno implementato delle innovazioni tra il 2014 e il 2016. Sul terzo gradino del podio si trova la Norvegia con il 68% di imprese innovatrici. Seguono il Portogallo (65,8%), la Finlandia (62,6%) e gli Stati Uniti (62,2%).
Tra i vicini geografici della Svizzera, la Germania si situa al settimo posto della classifica (60,7%), la Francia al quattordicesimo posto (55,9%) e l’Italia al diciannovesimo (52,2%). La Polonia chiude la classifica con il 20,9% di imprese innovatrici.
La Svizzera detiene il record dell’OCSE riguardante la proporzione di persone occupate nelle imprese innovatrici. La quota di imprese innovatrici rappresenta quasi l’87,7% dei posti di lavoro elvetici. A titolo comparativo, questa proporzione ammonta all’85% per il Canada. La media dell’OCSE si situa attorno al 70%.
L’edizione 2019 degli Indicatori dell’innovazione dell’OCSE si basa sulla capacità delle imprese di migliorare o introdurre nuovi prodotti, servizi o processi commerciali. Questi dati vengono raccolti dagli uffici di statistica nazionali dei 39 paesi membri e degli stati associati. Offre una panoramica delle diverse politiche a favore dell’innovazione e dell’impatto sull’economia dei progressi realizzati in seno alle imprese.
Ultima modifica 26.02.2020