Procedure di chiusura dell’azienda

Quali sono le procedure che l’imprenditore deve intraprendere quando, per un motivo o per un altro, decide di liquidare la sua azienda?

La procedura di chiusura varia in base alla forma giuridica dell'azienda. Nel caso di un'azienda individuale, la chiusura consiste semplicemente nel radiare l'azienda dal registro di commercio, a condizione che vi sia iscritta. A questo scopo, l'imprenditore deve contattare il registro di commercio competente e presentare una domanda di radiazione indicandone il motivo.

Chiusura di una SA, di una Srl o di una società cooperativa

La chiusura dell'azienda prevede varie fasi e si conclude con la radiazione dal registro di commercio:

  • Decisione di chiusura risultante da atto pubblico. La decisione di sciogliere l'azienda viene fatta dai soci durante un'assemblea generale, per maggioranza semplice o qualificata secondo gli statuti, nel caso di una SA; e almeno i due terzi dei voti rappresentati e la maggioranza assoluta del capitale sociale nel caso di una Srl; per maggioranza di almeno i due terzi dei voti, nel caso di una società cooperativa. La decisione viene presa in presenza di un notaio che la notifica per mezzo di un atto pubblico.
  • Nomina del liquidatore. I soci nominano un liquidatore che sarà responsabile, come lo indica il suo nome, della liquidazione della società. Il liquidatore può anche essere nominato da un giudice, se un socio lo richiede e se ha buoni motivi per farlo.
  • Iscrizione dello scioglimento. L'azienda deve presentare una domanda d'iscrizione dello scioglimento al registro di commercio, firmata da un membro del consiglio d'amministrazione abilitato a firmare da solo o da due membri. Se l'intero consiglio d'amministrazione si dimette, la domanda d'iscrizione deve essere firmata dai liquidatori.
  • Appello ai creditori. Fase importante: il liquidatore deve rivolgersi al Foglio ufficiale svizzero di commercio (FUSC) per pubblicare un appello ai creditori (Art. 742 CO). Il consiglio di amministrazione effettua l'appello ai creditori a seguito della delibera dell'assemblea generale annuale sullo scioglimento. Questa pubblicazione serve a informare tutti i creditori dello scioglimento della società e ad ingiungerli di far conoscere le loro richieste nell'anno a venire. Molti creditori consultano regolarmente il FUSC o incaricano un'agenzia d'informazioni economiche per consultarlo.
  • Liquidazione. A questo punto comincia il processo di liquidazione che a volte può durare anni. Il liquidatore deve redigere un inventario dei beni ed effettuare un bilancio che include le rivendicazioni dei debiti dovuti alla pubblicazione degli appelli ai creditori nel FUSC. Deve ultimare gli affari in corso, adempiere gli obblighi della società e liquidare gli attivi. Se gli attivi non coprono più i debiti, deve informare il giudice che dichiara il fallimento. Se rimangono degli attivi una volta pagati i debiti, il liquidatore li distribuisce tra i soci a seconda dei loro contributi e dei privilegi inerenti alle loro azioni nella società. Per quanto riguarda la società cooperativa, quando gli statuti non prevedono una distribuzione tra i soci degli attivi in eccedenza, questi devono essere utilizzati per dei fini cooperativi o di utilità pubblica.
  • Radiazione dal registro di commercio. Non prima di un anno dopo la pubblicazione dall'appello ai creditori, il liquidatore può chiedere al registro di commercio di radiare l'azienda, a condizione che la liquidazione sia stata ultimata.

Punti da considerare

  • Tutta la posta indirizzata al registro di commercio deve essere accompagnata da una fotocopia della carta d'identità (art. 24b ORC).
  • Ricordate che l'appello ai creditori è sotto la responsabilità del liquidatore che deve pubblicarlo al più presto per non ritardare la chiusura.


Informazione

Ultima modifica 20.11.2023

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