Commercio al dettaglio: risultati in aumento

Due impiegati tra gli scaffali di un supermercato.

(13.04.2022) Il mese di febbraio 2022 è stato un ottimo mese per i commercianti al dettaglio svizzeri. Secondo l’Ufficio federale di statistica (UST), le cifre d’affari del commercio al dettaglio sono aumentate del 13,3% in termini nominali, rispetto al mese di febbraio 2021.

Sempre corrette in base agli effetti dei giorni di vendita e dei giorni festivi, le cifre d’affari del commercio al dettaglio svizzero sono aumentate di oltre il 12% in termini reali, ovvero tenendo conto del rincaro. Questo incremento è dovuto in buona parte al debole livello che caratterizza il periodo comparativo. Infatti, nel febbraio 2021, le misure sanitarie volte a contenere la pandemia di COVID-19 avevano avuto un forte impatto sull’economia e sul consumo delle famiglie svizzere.

Senza tener conto dei distributori di benzina, il volume delle vendite è aumentato del 12,6% in termini nominali (reali: 12,4%). Le cifre d’affari nel settore dei prodotti alimentari, bevande e tabacchi hanno fatto registrare un calo nominale del 3,8% (diminuzione reale: 3,3%). Il settore non alimentare ha invece visto le sue vendite progredire del 35,2% in termini nominali (33,8% in termini reali).

Paragonate all’ultimo mese di febbraio prima dello scoppio della pandemia, ovvero nel 2020, la progressione si rivela meno marcata. Le cifre d’affari del commercio al dettaglio, ad eccezione dei distributori di benzina, nel febbraio 2022 sono aumentate del 4,1% in termini nominali (aumento reale del 4,5%).

Rispetto al mese precedente, ovvero gennaio 2022, e al netto delle variazioni stagionali, le cifre d’affari del commercio al dettaglio sono migliorate dello 0,3% in termini nominali (aumento reale dello 0,1%).


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Ultima modifica 13.04.2022

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