(30.06.2021) Il settore turistico elvetico dovrebbe godere di un anno più clemente. Il Centro di ricerca congiunturale (KOF) prevede una diminuzione del numero di pernottamenti del 13% soltanto rispetto al livello del 2019, cifra che era precipitata del 40% nel 2020.
Il turismo è stato tra i settori più colpiti dalle misure di contenimento contro la pandemia di COVID-19. Durante l’estate 2020, il numero di pernottamenti è stato di 9 milioni inferiore rispetto all’estate 2019. Questo calo è dovuto ad una diminuzione del 54% del numero di turisti europei e del 96% dei viaggiatori di lunga distanza. Questo calo è stato in parte compensato da un incremento del 6,4% (+630'000) del numero di ospiti nazionali.
Il numero di fallimenti nel settore ha potuto essere contenuto nel 2020 grazie alle misure di sostegno decise dal Consiglio federale. All’inizio del 2021, il numero di dichiarazioni di fallimento nel settore alberghiero era ancora di molto inferiore al livello antecedente la crisi, in tutte le regioni turistiche.
Il KOF si mostra piuttosto ottimista per quanto concerne il futuro a medio termine del settore. L’avanzare della campagna di vaccinazione, in Svizzera e nel resto del mondo, dovrebbe permettere di ritrovare cifre positive. La stagione invernale 2021 dovrebbe essere caratterizzata dal ritorno dei turisti europei e da un aumento del numero di ospiti nazionali. Il numero dei viaggiatori di lunga distanza non dovrebbe riguadagnare il livello precedente alla crisi prima del 2023.
Secondo il KOF, il turismo elvetico dovrà tuttavia adeguarsi a dei cambiamenti strutturali. La pandemia ha fortemente modificato le abitudini: ad esempio i viaggi d’affari sono stati sostituiti con eventi online. Questo porterà pertanto ad una diminuzione stabile dei pernottamenti nelle zone urbane.
Ultima modifica 30.06.2021
