(22.04.2020) I direttori finanziari svizzeri sono più fiduciosi rispetto ai loro omologhi esteri. Secondo un’inchiesta dello studio di consulenza Deloitte, l’89% di essi prevede una recessione mentre la percentuale sale al 96% negli Stati Uniti e al 93% nella zona euro.
Per lo studio di consulenza, la Svizzera dovrebbe poter uscire rapidamente dalla crisi. Il franco forte ha infatti spinto le imprese a migliorarsi per lottare contro il rafforzamento della moneta nazionale e sono pertanto più in grado di resistere all’impatto del COVID-19. Inoltre, la buona gestione del budget dello Stato dovrebbe pure facilitare una ripresa rapida.
Ciononostante, il rallentamento dell’economia mondiale pesa sul morale delle imprese. Solo l’11% dei CFO interrogati si aspetta un miglioramento economico nel corso dell’anno.
Il COVID-19 rappresenta, inevitabilmente, il più grande timore dei direttori finanziari. La debole domanda e i problemi della catena di distribuzione sono pure tra le principali preoccupazioni delle imprese. I rischi geopolitici, così come i problemi legati ai tassi di cambio, sono invece passati in secondo piano.
Nel 91% delle imprese sondate, sono state prese delle misure per limitare gli effetti della crisi e della recessione. Nella maggior parte dei casi, i CFO annunciano una politica interna di contenimento dei costi o di riorientamento economico, al fine di generare nuovi redditi.
Ultima modifica 22.04.2020