L’economia svizzera ha retto nonostante lo shock d’inizio anno

Durante una riunione di lavoro, un uomo tiene in mano un documento contenente delle statistiche.

(20.03.2020) L’epidemia di coronavirus ha avuto poche conseguenze per le imprese svizzere nei primi due mesi dell’anno. L’indicatore della situazione degli affari del Centro di ricerca congiunturale (KOF) ha infatti continuato la sua risalita in febbraio, stabilendosi a 22,7 punti. Questa analisi non tiene però conto degli ultimi sviluppi della situazione in Europa.

A inizio anno, la situazione degli affari è andata migliorando in quasi tutti i settori dell’economia svizzera. L’industria di trasformazione, in particolare, ha mostrato un andamento positivo. L’indicatore progredisce anche nell’edilizia, gli studi di consulenza e il commercio al dettaglio. Solo il settore dei servizi finanziari e assicurativi è in calo.

Approfondendo i dettagli geografici, la congiuntura della Svizzera nordoccidentale è andata migliorando un po’. Il bacino lemanico, l’Altopiano, la Svizzera orientale e la regione di Zurigo seguono una tendenza stabile. Solo il Ticino e la Svizzera centrale hanno visto la loro situazione degradarsi.

Dopo un anno 2019 segnato da una forte pressione e da una congiuntura piuttosto negativa, l’anno 2020 è iniziato bene per l’economia svizzera. Il KOF sottolinea che l’evoluzione congiuturale dipende dai prossimi sviluppi dell’epidemia di coronavirus.

L’indicatore del KOF si basa su un campione di oltre 4'500 imprese svizzere. Esse vengono interrogate sulla situazione attuale dei loro affari e devono giudicarla come "buona", "soddisfacente" o "cattiva". Il valore dell’indicatore rende conto della differenza di percentuale tra le risposte positive e quelle negative.


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Ultima modifica 25.03.2020

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