(02.10.2019) L’industria metalmeccanica ed elettrica (MEM) deve far fonte ad una situazione preoccupante. Secondo le cifre comunicate dall’associazione mantello Swissmem, durante il primo semestre 2019, il settore ha registrato un calo delle commesse del 12,5% su scala annuale.
La flessione delle commesse è stata particolarmente marcata al secondo trimestre 2019 (-19,5%). Il fatturato del settore si è pure contratto al primo semestre, scendendo all’1,9% rispetto al semestre corrispondente dell’anno 2018.
Le esportazioni sono pure state toccate, scendendo dell’1% su scala annuale. Secondo l’associazione mantello, i diversi prodotti ne hanno risentito diversamente. Infatti, le esportazioni nella metallurgia e la costruzione di macchine sono particolarmente toccate con un calo rispettivo del 6,2% e del 5,2%. L’elettronica e l’elettrotecnica resistono meglio (-0,9%) e solo le esportazioni di strumenti di precisione sono aumentate (+4,0%).
Da un punto di vista geografico, i mercati europei e asiatici si sono mostrati meno interessati ai prodotti elvetici (-1,5% e -2,6%). Le esportazioni verso gli Stati Uniti continuano invece a crescere (+5,1%).
Il numero di persone che lavorano nell’industria MEM è aumentato del 2,6% su scala annuale nel corso del primo semestre 2019. Le cifre semestrali non sono conosciute ma Swissmem si aspetta una contrazione del mercato del lavoro, in quanto certe imprese hanno già deciso di sopprimere dei posti di lavoro.
In generale, le prospettive per le imprese MEM sono cupe. Le previsioni vengono costantemente riviste al ribasso e le incertezze economiche mondiali e il franco forte certamente non favoriscono una ripresa del mercato.
Ultima modifica 02.10.2019
