
(26.12.2018) Le nuove imprese svizzere sopravvivono ben al di là del loro primo compleanno. Secondo la ultima Statistica sulla demografia delle imprese (UDEMO) pubblicata dall’Ufficio federale di statistica (UST), l’83% di quelle create nel 2015 sono ancora attive un anno dopo.
Riferendosi ai dati del periodo 2013-2016, lo studio mostra una costanza del tasso di sopravvivenza delle imprese da un anno all’altro. Infatti, l’83,9% delle società attive hanno festeggiato un anno nel 2013 e l’82,1% nel 2014. Una volta superato l’anno, il numero di imprese che spariscono cresce: soltanto il 61,7% di queste giovani società esiste ancora dopo tre anni d’attività.
Per quanto concerne i settori, quello della sanità e della socialità mostra i migliori risultati di sopravvivenza. In questo ramo, l’88,3% delle imprese create nel 2013 era ancora attiva nel 2014. È il 79,7% a spegnere la seconda candelina e il 72,3% la terza. Si tratta di risultati superiori alla media svizzera.
Sulle 39’125 imprese create nel 2016, l’87,4% è nata nel terziario. Il ramo delle attività specialistiche e scientifiche, che rappresenta il 20,8% delle creazioni totali, è il più dinamico. La totalità di queste nuove società ha permesso di generare 53'031 posti di lavoro, ovvero il 2,9% in meno rispetto al 2015.
Le piccole imprese che contano un solo impiego sono più vulnerabili sul lungo termine rispetto a quelle che danno lavoro a collaboratori. Per le creazioni del 2013, il tasso di sopravvivenza dopo un anno d’attività delle imprese individuali era dell’82,5% contro più del 90% per quelle con più dipendenti.
L’integrazione del tasso di sopravvivenza annuale delle società è una novità nella Statistica sulla demografia delle imprese (UDEMO). Precedentemente, questi dati venivano pubblicati in maniera solo sporadica dall’UST.
Ultima modifica 27.12.2018