Le PMI svizzere stuzzicano gli appetiti esteri

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(25.07.2018) Le piccole e medie imprese elvetiche sono apprezzate all’estero. Al primo semestre 2018, 40 PMI svizzere sono state acquisite da società di altri paesi, secondo lo studio di consulenza Deloitte. Si tratta di un aumento del 38% rispetto al primo semestre del 2017. 

Le acquisizioni di PMI svizzere hanno avuto luogo principalmente a Zurigo, con 15 transazioni. Gli altri quattro cantoni sono stati Zugo, Berna, Vaud e Ginevra. 

Globalmente, le attività di fusione e acquisizione concernenti delle PMI svizzere sono aumentate del 6,4% al primo trimestre 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo le 100 operazioni. 

Il motore di questa progressione si trova nelle transazioni transfrontaliere, le quali rappresentano il 71% delle operazioni. Altra conclusione del rapporto di Deloitte, il settore industriale è il più attivo, con 22 PMI svizzere acquisite. 

Per quanto concerne gli acquisti d’imprese estere da parte delle imprese svizzere, la Germania resta il target principale. Le società tedesche rappresentano infatti il 35% delle acquisizioni outbound. 

Per il futuro, lo studio di consulenza stima che le PMI svizzere possano adottare un ottimismo prudente per il secondo semestre 2018. Le condizioni economiche mondiali restano favorevoli e i CFO delle imprese elvetiche si mostrano ottimisti. 

Qualche incertezze oscura tuttavia questa tendenza favorevole, come l’impatto sulla zona Euro della coalizione populista in Italia e l’incertezza generata dalla Brexit. La guerra commerciale tra gli Stati Uniti, l’Europa e la Cina costituisce un ulteriore fattore di dubbio.


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Ultima modifica 25.07.2018

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