(27.10.2021) La nuova legge sulla protezione dei dati, adottata dal Parlamento nell’autunno 2020, si propone di proteggere meglio i dati personali degli individui. La sua implementazione, attraverso la revisione totale dell’ordinanza sulla protezione dei dati, sarà accompagnata da obblighi supplementari per le imprese.
La commissione extraparlamentare Forum PMI, che ha il compito di formulare delle prese di posizione che riflettano l’ottica delle piccole e medie imprese, si mostra critica per quanto concerne diversi elementi del progetto di revisione. Si oppone in particolar modo ad ogni nuovo obbligo che non sia un fondamento della legge adottata dal Parlamento e che non sia assolutamente necessario per garantire il mantenimento dell’equivalenza del diritto svizzero con quello dell’Unione europea (UE).
La commissione è dell’opinione che sia senz’altro necessario adeguare il diritto svizzero, al fine di mantenere la libera circolazione dei dati con l’UE, evitando così una perdita di competitività dell’economia elvetica. Ciononostante, si oppone ad ogni esigenza supplementare o "Swiss finish", che comporterebbe un aumento degli oneri amministrativi e dei costi unicamente per le imprese in Svizzera.
Tra le disposizioni che vanno al di là del diritto europeo e della volontà del Parlamento, il Forum PMI cita quelle che concernono gli obblighi di documentazione e informazione. Chiede al Consiglio federale di rivederle e di alleggerirle.
La commissione raccomanda inoltre, a causa della grande complessità delle nuove disposizioni, che vengano messi a disposizione delle imprese, e in particolare delle PMI, degli aiuti per l’implementazione almeno sei mesi prima dell’entrata in vigore della nuova regolamentazione.
L’opinione completa del Forum PMI, espressa durante la messa in consultazione dell’ordinanza sulla protezione dei dati dal 23 giugno al 14 ottobre 2021, può essere consultata qui di seguito.
Ultima modifica 27.10.2021
